Livorno 21 maggio 2019 – In merito alle dichiarazioni diffuse nei giorni scorsi dal sindacato USB Livorno sull’avvio di un provvedimento di licenziamento da parte di Aamps nei confronti di due suoi dipendenti, l’azienda precisa quanto segue.
La società ha ricevuto da parte di un utente la segnalazione del furto di taluni beni effettuato da due dipendenti. Di tale circostanza, per quanto riferito dall’utente, vi era una ripresa video.
Aamps ha prontamente avviato una indagine al fine di accertare l’effettiva condotta.
I due dipendenti sono quindi stati cautelativamente sospesi in attesa di una definitiva valutazione della vicenda da parte di Aamps e di un confronto con i due lavoratori.
Si tratta di un iter previsto in questi casi dal CCNL e che non costituisce sanzione disciplinare né reca alcun pregiudizio ai dipendenti, i quali durante il periodo di sospensione continuano a maturare la retribuzione e ogni altro diritto connesso al rapporto di lavoro.
Proprio come conseguenza di tali accurate indagini giunte oggi al termine, Aamps ha riscontrato un comportamento molto meno grave rispetto a quanto segnalato, tanto da sanzionare i dipendenti con un provvedimento disciplinare tenue.
Non a caso, l’azienda – come altresì dichiarato da chi ha diffuso le accuse – non ha mai sporto denuncia ma ha approfondito l’indagine proprio per valutare anche la possibilità di un errore da parte dei due lavoratori, così come effettivamente è poi emerso.
Chiarito ciò, se USB Livorno riterrà di agire nelle sedi giudiziarie che riterrà più opportune, Aamps sarà pronta a difendersi, lontano da promozionali clamori mediatici auspicati da certi sindacati, dimostrando la correttezza del proprio operato e l’infondatezza delle diverse accuse che strumentalmente le sono state rivolte in questi giorni da più parti, senza che vi fosse un effettivo riscontro.
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