Termovalorizzatore
L’impianto, realizzato negli anni ’70, si trova in località Picchianti. Nel corso del tempo ha subito diversi interventi di ammodernamento ottenendo la qualifica di “impianto di recupero energetico”: oggi è una piccola eccellenza nel trattamento dei rifiuti urbani secondo gli standard ambientali comunitari.
Il termovalorizzatore brucia una parte dei rifiuti raccolti nella città di Livorno per produrre energia elettrica che viene poi immessa direttamente nella rete di distribuzione ENEL.
L’impianto ha una potenzialità di 180 tonnellate/giorno suddivisa su due linee gemelle.
Dal processo si originano dei residui solidi – le ceneri pesanti e le ceneri leggere – che vengono successivamente inviati agli impianti di trattamento per il recupero di materia.
Controllo delle emissioni
L’impianto garantisce il controllo e la depurazione delle emissioni inquinanti secondo quanto previsto dalle normative vigenti e dalle autorizzazioni all’esercizio. I principali micro-inquinanti sono costantemente monitorati, con particolare attenzione ai parametri sensibili per la salute umana – quali IPA, diossine e furani – che vengono sottoposti a monitoraggio periodico da parte di laboratori certificati.
Tutti gli inquinanti sono periodicamente monitorati anche da parte degli enti di controllo.
Ogni anno il termovalorizzatore Aamps produce energia per oltre 40.000 MWh, di cui:
– il 25% viene auto-consumato dall’azienda per lo svolgimento delle attività operative;
– il 75%, pari a circa 30.000 MWh, viene immesso in rete garantendo il fabbisogno energetico annuo di circa 10.000 abitanti.
Per le proprie attività Aamps utilizza energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili.